lunedì 28 maggio 2007

Risultati elezioni verona 2007/ part 2

Nessun ballottaggio tosi si aggira tra il 55 e il 60 % a Zanotto le Briciole. (tra il 30 e il 39 %)

In attesa di capire a quanto si attestano i risultati delle liste più piccole queste sono le percentuali.

Risultati Elezioni Verona

La maratona elettorale è giunta al termine, ancora poche ore e verranno reii pubblici i risultati delle elezioni amministrative a Verona.
Chi sarà il vincitore Tosi o Zanotto? Seguirà un ballottaggio?
Secondo le stime di elezionipolitiche i flussi elettorali. a ieri sera attorno al 60%, quindi non altissima sarebbero per una conferma dello status quo. Del resto Tosi non piace e non è mai piaciuto ai moderati, in una città, Verona che ha un elettorato decisamente moderato, Forse Meocci, Giorgetti o Fratta Pasini avrebbero avuto riscontri migliori.
Tuttavia non è sufficiente giudicare in base alla presenza alle urne. Anzi sorprese potrebbero essere dietro l'angolo.
Aspettiamo quindi i risultati delle elezioni politiche a Verona, per trarne conclusioni più precise di questa tornata elettorale.
Una sola certezza, il ballottaggio è alle porte.

mercoledì 9 maggio 2007

Elezioni Comune Verona: Candidati: Franco Nestori

Nestori: «Sgravi fiscali e contributi per le famiglie»

Al centro la famiglia. Franco Nestori, candidato sindaco di «Verona in gialloblù. Sicurezza, sviluppo, servizi», ci prova. Con una proposta concreta: assegno di 25mila euro alle giovani coppie e l’accesso, tramite convenzioni con istituti bancari, a mutui agevolati per acquistare una casa; assegno di 5.000 euro per ogni nato; per le famiglie numerose, con almeno tre persone a carico e un reddito complessivo non superiore a 40mila euro, sconti sulle tariffe comunali pari al 30 per cento; sconto del 60 per cento per le famiglie con ammalati non autosufficienti e disabili residenti nel Comune. Veronese di San Fermo, 53 anni, sposato, due figli di 23 e 17 anni, maturità scientifica e studi di medicina, imprenditore nel ramo assicurativo, Nestori è stato in passato nella presidenza del Centro diocesano di pastorale familiare del Centro aiuto vita, fondatore e presidente nazionale dell’Associazione famiglie italiane (Afi) e fondatore del Movimento europeo dei cittadini. Con quest’ultimo, nelle elezioni europee di tre anni fa, si era presentato come indipendente nell’Italia dei Valori di Di Pietro. Alle politiche dell’anno scorso era entrato con gli ulivisti prodiani di Arturo Parisi, nella Margherita, da cui poi è uscito. Ora la scalata a Palazzo Barbieri, con «Verona in gialloblù», una lista civica che, sottolinea Nestori, «non usufruisce di finanziamenti né pubblici né da sponsor privati e ha un bilancio preventivo pubblicamente esposto che prevede entrate per 4.000 euro derivanti dal contributo dei candidati. Sono stufo del sistema partitocratico, ecco perché ci siamo presentati a queste elezioni». Nestori dipinge a olio («il mio colore preferito è il blu»), scrive, ama le Bmw, i classici Dostoevskij e Steinbeck e il contemporaneo Giorgio Faletti, ascolta canzoni di Claudio Baglioni, guarda con piacere film con Sharon Stone, Audrey Hepburn e Russell Crowe, sogna per Verona «un grande parco che colleghi i bastioni con le Torricelle e un centro storico libero dalle auto». Si definisce «cristiano laicamente impegnato nella società», con il pallino della famiglia. «L’Italia e Verona hanno un bassissimo tasso di natalità», spiega, «e il nostro Paese è ancora arretrato, nelle politiche familiari. In Francia, molto avanzata nel promuovere e sostenere la famiglia, si considerano infatti i consumi in base al quoziente familiare, e non al singolo. Dobbiamo arrivarci anche da noi».

LE PRIORITÀ

1 La sicurezza. Realizzare un centro operativo di polizia urbana per ogni circoscrizione, con presenza qualificata ma discreta, e promuovere una seria regolamentazione della presenza di immigrati e nomadi in città, facendo rispettare i diritti e la legalità.
2 Lo sviluppo, cioè sostenere le attività produttive nei comparti economici più forti e cioè agroalimentare e meccanico, ridimensionare la spesa comunale in consulenze esterne, sostenere il turismo e incentivare i negozi di vicinato con prodotti tipici e di qualità.
3 Rispetto ambientale e migliorare la viabilità urbana; sì alla tramvia, ma che colleghi la periferia al centro, e sì al traforo lungo delle Torricelle.

lunedì 7 maggio 2007

Lino Carli candidato sindaco per progetto nord est

Conoscendo i candidati.
Lino Carli candidato sindaco a Verona per Progetto Nord Est

Ama concludere i suoi comunicati, scritti a mano in arzigogolato stampatello minuscolo, con la frase «con simpatia», che ripete spesso anche parlando. Predilige il sorriso, alla stilettata, anche se ama la scherma, oltre ai balletti e alla buona musica, «distensiva». Regge cravatte d’autore con la pochette intonata, camicie e completi di alta fattura. È un esteta, attento al dettaglio del colore (sono il rosso e il nero) Lino Carli, (nella foto) 55 anni, veronese di Chievo, candidato sindaco per Progetto Nordest, il partito fondato dallo, scomparso, imprenditore trevigiano Giorgio Panto, che ha un unico credo: «Veneto autonomo, come il Trentino». Carli, sposato, una figlia di 27 anni, ha un diploma all’istituto d’arte Nani e lavora all’ufficio cassa del Policlinico di Borgo Roma, dopo essere stato per quasi 30 anni alla Cassa di Risparmio, dov’era funzionario. Carli rese ufficiale la sua candidatura sei mesi a mezzo fa. Fu il primo candidato sindaco di Verona e avrà, oggi, 10 avversari. Progetto Nordest, che alle elezioni regionali di due anni piazzò due consiglieri, Diego Cancian e Mariangelo Foggiato, lo candidò al Senato l’anno scorso (1,7 per cento il risultato) e ora alla poltrona di primo cittadino. «Ho girato per tre mesi la città con un taccuino, ascoltando la gente e prendendo appunti, poi ho stilato il mio programma», spiega Carli, residente nel seicentesco Palazzo Maffei, presentandosi nell’omonimo ristorante. «Da giovane ero democristiano vicino a Rumor, ma solo come simpatizzante», spiega, «poi non mi sono più interessato di politica, ma due anni fa sono stato contattato dal vicepresidente del Progetto Nordest, Lucio Chiavegato, che mi ha proposto di interessarmi di Verona e del nostro obiettivo, la città e il Veneto autonomo, di cui tutti parlano e basta. Zanotto ha in coalizione la Liga Veneta Repubblica, Tosi ha la sua Lega Nord, noi invece lavoriamo a un progetto che i nostri consiglieri regionali hanno già in parte costruito, facendo approvare una legge regionale per fare del Veneto una Regione a statuto speciale». Carli «l’esteta» ascolta i «poeti cantanti come Vasco Rossi, Gianna Nannini e Zucchero» ma anche «Bach, Stravinskij e Cajkovskij», ama, fra gli attori, quello che lo distendono, «come Ornella Muti e Carlo Verdone». Qualità preferite in una donna? «La raffinatezza e la cura di se stessa». In un uomo? «La determinazione e la capacità di raccontare ciò che ha fatto, più che ciò che ha intenzione di fare. Insomma, mi piace la concretezza». Alla fine dell’ottobre scorso Carli disse al nostro giornale che vorrebbe battersi per abolire l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili. Nel taccuino ha scritto anche questo.

Da l'Arena di venerdì 4 maggio

Tosi e Zanotto al Family day

Notizia non freschissima ma, in una campagna elettorale che sciolta l'attesa per la scelta del candidato cdl sta riservando ben pochi scoop, comunque importante dal punto di vista delle scelte sociali.
Entrambi i candidati, quasi in risposta al post precedente, prendono una precisa posizione riguardo la famiglia e la società quasi a costituire un partito trasversale, un partito molto vicino alle posizioni della chiesa cattolica.

Zanotto annuncia che sabato 12 maggio sarà a Roma, con la moglie Diana, per partecipare al Family day. «Sono cresciuto in una famiglia con cinque fratelli, ho tre figlie e 10 nipoti e quindi ho sempre vissuto a fondo il clima della famiglia», spiega Zanotto, «e sarò a Roma per testimoniare il sostegno a famiglia, anziani, giovani coppie, persone in difficoltà che abbiamo dato e vogliamo continuare a dare, ad esempio togliendo l’Ici sulla prima casa per i primi cinque anni a una giovane coppia che la compra». Il 12 maggio sarà a Roma anche il candidato sindaco del centrodestra Flavio Tosi. «Sarà una manifestazione a favore della famiglia tradizionale per testimoniare e sostenere anche con la nostra presenza ciò che costituisce il nostro bagaglio religioso e culturale, e che abbiamo trasferito nel programma dell’intera coalizione», dice Tosi in una nota. «L’amministrazione comunale deve favorire la formazione e la crescita delle famiglie vere».

Presto una lunga analisi circa l'efficenza della campagna elettorale dei due schieramenti e dei singoli candidati.

venerdì 4 maggio 2007

Campagna elettorale per le elezioni del comune di verona

Interessante iniziativa di Michele Breveglieri candidato per il consiglio comunale di Verona.
Riportiamo l'iniziativa, indipendentemente dalle opinioni, in qualità di uso efficente dei media e come campagna di successo.

Una “città più sicura”. Slogan sentito molto spesso durante la campagna elettorale, ma Michele Breveglieri, il candidato dell'arcigay, ospitato dalla lista dei Verdi Uniti per Verona, ha dato al messaggio un'interpretazione del tutto diversa, anche se non meno importante. «Anch'io voglio una città più sicura - commenta - ma ci sono diversi modi ed esperienze di vita in cui si può vivere sicuri e in cui si può promuovere la sicurezza». E così al posto di invocare una maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine ecco che il candidato annuncia che distribuirà gratuitamente preservativi con su scritto “Città più sicura” nei locali e nei principali luoghi di aggregazione giovanile. «Un'attività già sperimentata durante la “Notte Bianca” - ha confessato Breveglieri- e che ha riscosso già un buon successo. Soprattutto, come era ovvio, tra i giovani».

Il Candidato dell' Arcigay non ha ancora annunciato il programma della distribuzione. «Andremo a Veronetta, forse in piazza Erbe», dice e non esclude poi di voler allargare l'iniziativa, magari distribuendo profilattici davanti alle scuole.«Per fare quello che sostanzialmente avviene già in nord Europa, dove i distributori di profilattici nelle scuole sono la norma». Breveglieri denuncia il
fatto che l'infezione da Hiv avviene sempre più per via sessuale e in particolare eterosessuale, come ribadito dai dati dell'Istituto Superiore di Sanità aggiornati a Novembre 2006.
Mentre idati sull'uso del profilattico tra le adolescenti non sono affatto confortanti (solo il 17,6 per cento dichiarava di usarlo in una ricerca dell'Aigo del 2004), l'Italia rimane tra i Paesi europei più arretrati in tema di prevenzione a causa dell'alto costo dei preservativi, di una scarsa distribuzione nei luoghi informali di divertimento e aggregazione giovanile e di un'assenza quasi totale di prevenzione concreta nella scuola.
Quanto al giudizio sulla sensibilità dimostrata dall'attuale amministrazione in questa materia Breveglieri non ha dubbi:«Per certi versi molto avanzata. Basti pensare al programma per la distribuzione di preservativi tra le prostitute migranti. Certo resta sempre il problema del calmieramento dei prezzi. Perché al giorno d'oggi il costo è decisament eccessivo». La distribuzione poi inizia in questo periodo, a ridosso dalla manifestazione del Family Day. «Nessun collegamento - chiarisce Breveglieri - anche se ovviamente io non andrò a sfilare.

tratto da: ilverona di oggi

giovedì 3 maggio 2007

Elezioni Comune di Verona, sarà Brunelli il primo

Sarà Tito Brunelli della civica Progetto Verona il primocandidato nelle liste elettorali sui manifesti e sulle schede perl’elezione a sindaco del capoluogoscaligero.
Così ha deciso il sorteggio che si è svolto nella serata di martedì agli uffici dell'anagrafe. Dopo l'ex assessore ci sarà spazio per il candidato di Rifondazione Comunista FiorenzoFasoli, poi Lino Carli ProgettoNordEst, Franco Nestori Verona Gialloblù.
Solo quinto il sindaco uscente Paolo Zanotto sostenuto da Ulivo per Verona, Civica Zanotto per Verona , Verdi uniti per Verona, Comunisti italiani, Liga VenetaReopubblica, Udeur-Popolari e Italia dei valori di Di Pietro.
Precede il suo sfidante dicentro destra Flavio Tosi LegaNord, An, Fi, Udc, Dc per le autonome,Tosi sindaco per Verona e Pensionati. Quindi ancorail candidato della destra radicale Roberto Bussinello: ForzaNuova, Azione Sociale con Alessandra Mussolini, il concorrente transessuale LaurellaArietti detto Laurella con la civica Verona cambiare si può, Francesca Toffali con Ppe e Italiani nel mondo-civici consumatori e Pietro Trabucchi civiche Verona per Verona e Comitati di quartiere. Infine Fabio Testi: Cattolici liberali cristiani e El leon di Verona.

Interviste ai candidati; Tandem Tosi - Meocci addio società civile?

Intervista a Gian Gaetano Poli, assessore comunale ed esponente di primo piano dell’Ulivo, in questa campagna elettorale affianca i dirigenti ulivisti impegnati a sostenere Paolo Zanotto.

..Mi sembra che Alfredo Meocci nell’intervista di ieri a L’Arena si sia fatto garante di un po’ troppa gente, compresa quella che ha lasciato a piedi. E si dice garante dell’ala moderata del centrodestra, lasciando intendere che il candidato sindaco Flavio Tosi spaventa i moderati. Come infatti è». L’intervista di Meocci, candidato vicesindaco della Casa delle Libertà in ticket con Flavio Tosi, gli suggerisce qualche riflessione di replica. Assessore Poli, Tosi e Meocci sono scesi in campo contro Zanotto. Il candidato vicesindaco nel ruolo - l’ha detto ieri - del moderato.

Che ne pensa?
Ma se il vero moderato l’hanno tagliato fuori! Meocci dice in modo esplicito che il progetto di tandem escogitato a casa di Brancher ha avuto l’obiettivo di far fuori Castelletti. Vuol dire che la società civile è stata snobbata a priori e deliberatamente e ora il centrodestra ha un candidato sindaco in cui la parte moderata non si riconosce. Che se ne faccia garante lo stesso Meocci è un segno di debolezza di Tosi e marca la grande differenza con Zanotto. Mentre Tosi traina solo una parte della coalizione ed è di ostacolo all’altra, il grande merito di Zanotto è stato ed è quello di essere punto di riferimento di tutta la coalizione, facendo sintesi fra la sua lista civica e la società civile che si allea con le forze politiche riformiste.

Insomma, la mossa di Meocci non la convince?
Non capisco il percorso. Meocci prima si atteggia a colui che tutta la città invoca come candidato unico della Cdl; poi si accorge che non è così e si autocandida da solo; poi nemmeno questo, e annuncia che farà il vicesindaco a scapito di una scelta professionale nel mondo del giornalismo; nello stesso tempo decide con la trovata del «ticket» di tagliar fuori la società civile moderata rappresentata da Castelletti facendosi lui stesso garante dei moderati mentre con la sua lista aveva già stretto alleanza con la destra radicale della Mussolini e con i fuorusciti di An. C’è qualcosa che non quadra.... O meglio: l’incontro di Cisano è il rattoppamento di una situazione che era ingestibile e provocherà nuove divisioni, non credo che Berlusconi sia arrivato sul Garda apposta per quello. E non è così che si costruisce un’amministrazione seria.

Ma Tosi è molto popolare in città, non le pare?
Al di là delle varie collocazioni politiche, non credo che la città si riconosca in Tosi. Significa consegnarsi a posizioni estremistiche e non bastano le garanzie di Meocci. L’elettorato moderato troverà sbocchi per non votarlo. La scelta c’è anche fuori dalla lista Zanotto, dal Veneto Ppe all’Udeur...

Tosi ha annunciato alcuni punti del programma: niente tramvia, modifiche a Verona Sud. Che ne pensa?
Meocci continua a dire che con lui e Tosi la città uscirà dall’immobilismo. È il contrario. È con il centrodestra di Tosi che si fa ripiombare Verona nell’immobilismo da cui l’abbiamo fatta uscire noi. In Consiglio comunale il candidato sindaco ha detto che il Piano regolatore è da rivedere perchè risponde alle esigenze di pochi; pubblicamente ha già dichiarato che la variante di Verona Sud è tutta da rifare e che la tramvia va fermata. Dando un calcio a 125 milioni di finanziamento a fondo perduto e senza proporre soluzioni alternative.

A dire il vero l’alternativa è dichiarata: il traforo delle Torricelle.
Quello che intende Tosi è un’autostrada in città, con sbocco al Saval su una circonvallazione interna. Altro che soluzione! Porta più traffico. Noi abbiamo proposto il traforo breve per rispondere in modo immediato al problema del traffico di attraversamento fra i quartieri. La realtà è che Tosi vuol rimettere in gioco l’urbanistica alla quale noi abbiamo dato le regole. In Zai non è stato piantato un albero e s’è costruito in modo improprio e talora fuorilegge. Noi abbiamo fatto le regole per piantare tanti alberi. Le regole che Tosi vuole abolire tornando al Far West.

lunedì 30 aprile 2007

Programmi e intenzioni: Flavio Tosi

Pubblichiamo un'intervista apparsa sull'Arena di Ieri circa alcune delle idee immediatamente realizzabili da Flavio Tosi, nella prima parte del suo mandato qualora venisse rieletto.

Flavio Tosi, dopo Meocci adesso deve ringraziare anche Castelletti: si è ritirato.
È a Meocci che devo dire grazie: io mi sono sempre rapportato ai partiti della Cdl; con i rappresentanti della società civile non abbiamo rapporti.

Da candidato sindaco della Lega a candidato unico della Cdl: a Meocci lei deve fare un monumento. Se non era per lui rischiavate oggi di essere a casa tutti e due, no?
Ma ben difficilmente quella sera a Bardolino la nostra candidatura leghista sarebbe arretrata.

Fatto sta che ora lei ha la strada spianata: non c’è Meocci e non c’è Castelletti.
Piano. Ogni elezione fa storia a sè. È vero che abbiamo ampie possibilità di dare una svolta a questa amministrazione. Fin dal primo turno. L’importante è che i veronesi vadano a votare.

Teme l’astensionismo in un centrodestra non del tutto convinto?
No. La competizione questa volta è molto sentita. E sono convinto ci sia molto malcontento nel centrosinistra nei confronti di Zanotto. Molti problemi reali, trasversali non sono stati risolti: dalla sicurezza all’impegno per i veronesi bisognosi. C’è voglia di cambiamento e per questo sarà una sfida molto polarizzata anche perché siamo molto diversi. Andranno a votare molti giovani questa volta.

Se lei interpreta il cambiamento, dica le prime cose che cancellerà del governo Zanotto.
In primo luogo, un energico giro di vite sul fronte della sicurezza per il ripristino della legalità: dal degrado dei giardini, alla malavita in centro e nei quartieri. I veronesi si aspettano un impegno maggiore su questo tema. Poi bisogna risolvere la questione delle ex Cartiere, altra macchia nera dell’amministrazione Zanotto.

Poi?
Va modificato il regolamento per gli asili nido e le case popolari perché gli italiani residenti a Verona tornino protagonisti.

Precedenza ai veronesi, insomma?
Con le norme attuali la precedenza va ad altri. Ma c’è anche un altro aspetto importante: ci si deve confrontare con l’economia veronese per il rilancio della città sotto questo profilo. Tante promesse di dialogo sono rimaste per aria e devono essere concretizzate. Un sindaco deve andare incontro alle esigenze del mondo economico.

Traffico e traforo: breve o lungo?
Traforo lungo, Mediana, 434, tutta la Grande Viabilità va realizzata assieme ai parcheggi in centro storico.

E come si fa, che non si può scavare?
Ma la Soprintendenza non può fermare un parcheggio in centro storico per un albero o un cespuglio. Se fossi sindaco non lo accetterei mai.

Se diventerà sindaco farà la tramvia?
No. Per i costi che ha assunto nel corso di questi anni è improponibile. Fermarla? Basta semplicemente non procedere. L’importante è sì potenziare il trasporto pubblico ma soprattutto vanno fatte le strade, perché Zanotto ha lavorato solo per creare ingorghi. Invece la viabilità deve essere scorrevole.

Telecamere e Ztl: da confermare o da togliere?
L’assetto complessivo è tutto da rivedere. Così come è stato concepito oggi, il meccanismo è soltanto una tassa che garantisce al Comune introiti favolosi. Dal punto di vista pratico non ne beneficia nessuno e tutti sono imbufaliti: devono pagare per non avere il posto auto garantito.

Verona sud e Polo finanziario: un grande progetto di questa amministrazione. Tosi sindaco lo confermerà?
Il Polo finanziario va ridimensionato drasticamente, assieme a tutte le altre operazioni di Verona sud. Se si vogliono decentrare gli uffici bisogna evitare che muoia il centro storico e inoltre non vanno concentrati davanti alla Fiera. È un errore enorme e insensato mettere di fronte alla Fiera un altro grande attrattore di traffico con la viabilità invariata. Quando ci saranno le grandi Fiere, il Polo dovrà chiudere. Ci metteremo mano: la variante Gabrielli è impressionante ma il Comune non deve essere uno speculatore o favorire speculazioni immobiliari; deve pensare alla vivibilità dei quartieri.

Che Giunta vorrebbe fare?
Politica. Di alto profilo, con persone dotate di senso pratico, capacità di risolvere i problemi. Ai miei assessori, se diventerò sindaco, chiederò tempi certi e metodi certi per dare soluzioni.

Si ispirerà a Gentilini, sindaco sceriffo di Treviso?
Gentilini amministra bene, ed è un sindaco ben voluto. Ma io non scopiazzo.

Un sindaco a Verona deve rapportarsi molto anche col mondo bancario e finanziario. I suoi rapporti?
Da assessore regionale alla sanità, molto buoni e proficui.

E con il mondo cattolico?
Il 95 per cento dei veronesi appartiene al mondo cattolico e non ci sono problemi.

Dovrà mettersi la cravatta...
Non credo proprio. Ho detto no anche a Berlusconi.

Candidati elezioni a Verona. Upgrade.

Chi esce, chi entra nelle liste elettorali per le prossime elezioni comunali a Verona.Alfredo Meocci e Luigi Castelletti abbandonano defibnitivamente la partita.
Si inseriscono nei giochi due liste civiche: Verona in Gialloblu che sostiene la canidatura di Franco Nestori e Veneto per il Ppe di Francesca Toffali.


Verso le elezioni. Si è chiuso ieri a mezzogiorno il termine per la presentazione delle liste per un posto a Palazzo Barbieri Undici in gara per la poltrona di sindaco E in 1.125 si confrontano per conquistare i 46 seggi del Consiglio comunale.

Undici candidati sindaco, 28 liste, per un totale di oltre duemila nomi (tra Comune e circoscrizioni) tra i quali i veronesi potranno scegliere. Chiusa la presentazione delle liste, ieri si sono delineati i protagonisti di questa campagna elettorale. Il centrosinistra candida il sindaco uscente Paolo Zanotto, mentre il centrodestra propone il leghista Flavio Tosi, assessore regionale alla sanità. Alfredo Meocci, suo vicesindaco in pectore in caso di vittoria del centrodestra, non è presente in alcuna lista.

Tale «lenzuolata» di simboli e candidati non si era mai vista. Nel 2002 i pretendenti alla carica di sindaco furono ugualmente 11 ma le liste si fermarono a 17. Questa sembra essere inoltre anche l’elezione più «rosa»: le donne candidate sono 367, circa un terzo degli uomini. I partiti più «accoglienti» nei loro confronti sono Rifondazione comunista e Comunisti italiani, con il 50 per cento dei candidati del gentil sesso. Le liste più «maschili» sono quella di Tosi, con otto candidate donne su 46, Udc, con solo cinque su 39 e Forza Nuova con 6 donne su 33.

I nomi dei candidati Sindaco (le novità rispetto ai post precedenti sono evidenziate in rosso)

PAOLO ZANOTTO
FLAVIO TOSI
TITO BRUNELLI
FIORENZO FASOLI
PIETRO TRABUCCHI
ROBERTO BUSSINELLO
FRANCO NESTORI Verona in Gialloblu
FABIO TESTI
LINO CARLI
FRANCESCA TOFFALI Veneto per il Ppe
LAURELLA ARIETTI

Undici candidati, scompaiono le candidature di Alessandra Mussolini, Meocci e Castelletti. Si aggiungono Francesco Nestori e Francesca Toffali alla guida di due liste civiche (rispettivamente Verona in Gialloblu e Veneto per il Ppe).

Luigi Castelletti si ritira

L'incontro tra Castelletti e Berlusconi di Venerdì scorso ha avuto i suoi frutti. Dopo il ritiro di Alfredo Meocci dalla corsa per il trono della città ora è il turno di Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere.
Riuniti simpatizzanti e aspiranti candidati consiglieri al ristorante Miravalle di Arbizzano. Alla fine di un confronto, il presidente della Fiera Luigi Castelletti ha deciso di non presentare una sua lista.
«Mi sono preso una grande responsabilità. Il cuore diceva di sì, ma ha prevalso la ragione. E va bene così». Sono le 11 quando Luigi Castelletti, presidente di Veronafiere, esce in maniche di camicia dalla saletta del ristorante Miravalle di Arbizzano affollata di simpatizzanti e aspiranti candidati. La decisione è presa: la lista non si fa più. La fatica più grande è stata quella di convincere i sostenitori: la maggior parte voleva entrare in competizione, già pronta. «Il quadro si è semplificato, inutile fare i guastatori»
Scelta saggia o assicurazione di un futuro subito dopo la scadenza del suo mandato alla presidenza di Veronafiere?

venerdì 27 aprile 2007

Meocci si ritira, Tosi unico candidato.

Verona blog brucia la concorrenza e riporta la notizia del ritiro di Alfredo Meocci dalla corsa per la leadership della città.
La notizia certa era gia trapelata ieri sera attorno alle 23 e seppur non sia ancora uscita nessuna ansa a riguardo pare che la casa delle libertà abbia trovato un accordo definitivo attorno alla candidatura di Flavio Tosi, l'unico candidato che aveva serie possibilità di vittoria già al primo turno.
I sondaggi parlavano chiaro; Tosi era il candidato preferito dagli elettori con il 35% dei consensi (il 10% in più rispetto al suo competitor) mentre Zanotto attualmente si attesterebbe al 40%.
Inoltre il Polo qualora si presentasse unito potrebbe contare sul 56% dei consensi contro il 43% della sinistra.
Non solo in un altro sondaggio Tosi guadagnerebbe (se candidato da tutte le forze della Cdl) il 47% al primo turno mentre Zanotto si attesterebbe al 46%.
Il blitz del Cavaliere a villa Brancher, ieri sera, a Bardolino, è probabilmente avvenuto alla luce di questi dati.
Il risultato definitivo del blitz è la candidatura unica di Tosi come sindaco di Verona e Meocci, in caso di vittoria, suo vice.

giovedì 26 aprile 2007

Elezioni politiche, i dodici candidati: parte terza.

Candidati per le elezioni a Verona e rispettive liste: i big; Alfredo Meocci, Flavio Tosi, Luigi Castelletti, Paolo Zanotto.

Flavio Tosi, in quota Lega Nord, poteva essere il grande nome su cui tutta la casa delle libertà avrebbe dovuto convergere ma, i moderati dell' Udc, hanno preferito non appoggiare un candidato che più volte si era espresso in maniera radicale su temi scottanti quali l'immigrazione. Tosi tuttavia alle prossime elezioni, salvo sorprese dell'ultima ora, potrà contare anche sull'appoggio di Alleanza Nazionale. La campagna che vede impressa a caratteri cubitali la scritta "TOSI SINDACO" è già partita da alcuni giorni.
Questo il sito di riferimento della Lega Nord veronese. Tuttavia, oltre a presentare un layout a dir poco pressapochista, mancano informazioni sul programma e link al sito ufficiale del candidato. Il sito tosisindaco.it èin costruzione.

Luigi Castelletti attuale presidente di Veronafiere ha ufficializzato ieri a Verona la sua lista per la corsa a sindaco. Avvocato, 52 anni, s'è detto «sollecitato da un gruppo di amici». La lista si chiamerà «Castelletti sindaco per il buon governo della città». I nomi della sua cordata - che si contrappone, nell'area di centrodestra, a quelle di Tosi e Meocci - saranno ufficializzati il 24 aprile. «Sarà una lista composta da ex assessori, ex consiglieri comunali e noti professionisti. Sarà autonoma e di centrodestra, dedicata a quanti sono disorientati da come si è comportata la Cdl nella scelta dei propri candidati da opporre al sindaco uscente di centrosinistra. È dedicata ancora ai delusi dal teatro dei partiti e che probabilmente senza la mia discesa in campo non sarebbero andati a votare. E infine lavorerò per quelli che non vogliono più votare a sinistra
Manco a dirlo sito ufficiale assente, almeno per google.

Alfredo Meocci: candidato ufficiale per Udc e Forza Italia, già da tempo indicato come candidato dall'Udc come proprio candidato per la guida del consiglio comunale veronese, alla lunga, Forza Italia ha deciso di sostenere la candidatura dell' ex dg della Rai. Sulla cartellonistica si legge l'url del sito che dovrebbe essere meoccisindaco.it ma al momento è offline.

Infine, il detentore attuale del titolo di sindaco: Paolo Zanotto. Al termine del suo mandato durato 5 anni si ripresenta alle elezioni. Il sindaco uscente può contare dalla sua parte l'esperienza appena trascorsa che nel bene o nel male, ha comunque modificato l'assetto della città rimane da determinare le percentuali di sostenitori e oppositori al suo operatto.
Gli ultimi segnali della giunta, che non gli hanno permesso di approvare il Pat, non sono certo confortanti. I sondaggi del resto riportano un elettorato incerto.
Dal punto di vista dei programmi, o dei buoni propositi, si legge sul suo sito (finalmente online):"
- Fare di Verona una città unita ed accoglienteLa coesione sociale è stato un nostro obiettivo prioritario, sia per il sistema di valori che la ispira, sia perché costituisce una risorsa chiave per lo sviluppo e per la qualità della vita dei cittadini. Coesione ed accoglienza, anche dei nuovi veronesi, vanno di pari passo.
- Fare di Verona una città europea e multiculturaleIl ruolo europeo di Verona nell’economia e nella cultura è già stato affermato e valorizzato e si integra perfettamente con il carattere multiculturale che molti aspetti della vita veronese stanno assumendo.
- Fare di Verona una città vivibile, sicura e gradevoleLa vitalizzazione di vari luoghi della città in diversi momenti della giornata e dell’anno, la cura nell’assetto urbano, l’impegno sulla sicurezza dei cittadini, gli investimenti in sostenibilità hanno fatto avanzare Verona nelle varie graduatorie tra le città che periodicamente vengono pubblicate.
- Fare di Verona una città metropolitana, che cresce in modo sostenibileVerona rappresenta orami la seconda area metropolitana del Veneto, con enormi potenzialità di crescita, legate sia alla regione che alla sua vicinanza all’Europa. Lo sviluppo, le trasformazioni urbanistiche, i rapporti con i comuni e le città limitrofe, ma anche il patrimonio culturale, artistico e naturalistico, le opportunità infrastrutturali ed ambientali ne fanno una delle aree potenzialmente più attrattive dell’Europa. L’attenzione nostra è quella di proseguire con uno sviluppo sostenibile, attento cioè al rispetto delle risorse umane ed ambientali."
Inoltre, sempre sul sito, è possibile conultare il memorandum di ciò che è stato fatto in cinque anni di amministrazione.
La lista con cui si proporrà, sarà la sua, autonoma, quantomeno in apparenza dai partiti che comunque lo supporteranno. Sicuri al momento Ds, Margherita e Italia dei valori.
Il nome della lista è Zanotto per Verona come nel 2002.

Queste le informazioni attualmente disponibile grazie alla consultazione del materiale on line e qualche articolo cartaceo. Se verrenno effettuate delle segnalazioni, nonchè con l'aumentare delle informazioni nei giorni a venire, lr imprecisioni o i dati errati verranno corretti oppure migliorati.

Elezioni a Verona, i 12 candidati, parte seconda.

Candidati per le elezioni a Verona e rispettive liste:Lino Carli, Tito Brunelli, Piero Trabucchi, Alessandra Mussolini

Progetto Nord Est (PNE) del defunto Giorgio Panto, mette in campo Lino Carli.
Sulla sezione veronese del loro sito web si possono vedere le immagini e i programmi della campagna del partito nonchè del singolo candidato. Nonostante la grafica sia a dir poco grottesca, a differenza di molti altri, pne ha deciso di puntare molto sul web per la diffusione dei contenuti.

Progetto Verona; lista fondata dall' ex assessore alle Politiche sociali Tito Brunelli, confluita in un primo momento nella Margherita DL, si presenta alle elezioni come lista autonoma, ovviamente in quota Zanotto. Informazioni sui candidati e programmi latitano. Dal punto di vista delle e-technologies disorganizzazione totale. Questo l'unico sito rintracciabile.

Il candidato sindaco Pietro Trabucchi della coalizione indipendente formata dalle liste “Trabucchi – Verona per Verona” e “Comitati di Quartiere”. Background centrista vicino alla destra a queste elezioni si presenterà come autonomo, dice di sè e della sua lista che si vuole porre in alternativa ad entrambi gli schieramenti.

Alessandra Mussolini per Azione Sociale. A Verona l'eurodeputato non è riuscita a stringere accordi con nessuna delle formazioni di destra sicchè ha optato per una candidatura personale a sindaco di Verona. Il programma seppur labile ruota attorno alla centralità del ruolo della donna nella politica e all'affermazione dell'importanza della presenza delle donne negli organi di governo, amministrativi, provinciali, regionali statali etc.

domenica 22 aprile 2007

Elezioni a Verona; I 12 candidati. Prima parte.

Candidati per le elezioni a Verona e rispettive liste: Laurella Arietti, Fabio testi, Roberto Bussiniello, Fiorenzo Fasoli

Tra liste civiche,partiti a livello nazionale, movimenti e quantaltro per ora, a Verona abbiamo dodici candidati alle prossime elezioni con rispettive liste. Tra gli altri: un transgender, lo showman Fabio Testi, Roberto Bussiniello e Lino Carli del Progetto nord est. Vediamoli.

Laurella Arietti, transessuale di 60 anni, ex operaia metalmeccanica e responsabile del Transgender Pink, si candida sindaco di Verona con la lista 'Verona. Cambiare si può''.
Dichiara:" Una lista come la nostra ha lo scopo di dare uno scossone a questa situazione stagnante, ad una mentalità retrograda e razzista.Amministrazioni di centro destra e centro sinistra si sono susseguite senza riuscire a dare delle risposte a questioni importanti come il diritto di piena cittadinanza di persone gay, lesbiche, transgender, di migranti, di minoranze politiche e religiose.Questa lista non è importante solo per chi vive a Verona, crediamo che lo sia per l'Italia tutta e per tutto il movimento GLBT.Se è vero che non dovrebbe fare scalpore la candidatura a sindaco di una transessuale, è anche vero che ancora oggi in Italia le persone trans sono discriminate e relegate ad ambiti reputati inferiori. Ancora oggi c'è chi pensa che una persona trans non possa fare il sindaco, non per incapacità politica, ma solo e unicamente in quanto transessuale "

Roberto Bussiniello si candida a Verona con Forza Nuova, ala estrema della destra italiana. Sul sito veronese del partito si legge:" FORZA NUOVA, preso atto dell’incredibile atteggiamento suicida del centrodestra, assolutamente incapace di superare le logiche egoistiche e romanocentriche, non essendo riuscito a convergere su un unico candidato sindaco, effettivamente al servizio della città e dei suoi abitanti, ha preso l’irrevocabile decisione di correre da sola alle elezioni comunali, indicando il candidato sindaco nella persona dell’Avv. Roberto Bussinello.Consapevole di essere l’unica destra sociale non legata alle imposizioni romane, FORZA NUOVA continuerà la propria battaglia nei quartieri della nostra città, puntando esclusivamente alla difesa dei cittadini veronesi, sempre più vilipesi da provvedimenti discriminatori, iniqui e vessatori.FORZA NUOVA comunica che il Segretario Nazionale Roberto Fiore sarà a Verona, presso il Liston 12, Piazza Bra, martedì 27 Marzo alle ore 12.30, per incontrare la stampa, presentando il candidato Sindaco ed il programma politico alternativo al centrodestra ed al centro sinistra."

Un outsider di cui si parla poco sulla stampa ma, pare, molto conosciuto nell'ambiente dei movimenti potrebbe essere Andrea Ferrari con la Lista di solidarietà. Il sito ufficiale per ora latita. Solidarietà, movimento no profit dai fini benefici ha però rilasciato questo comunicato tramite Ansa:"AMMINISTRATIVE: VERONA, LISTA ’SOLIDARIETA« CANDIDA FERRARI
(ANSA) - VERONA, 11 APR - Tra le liste in corsa per partecipare alle prossime
elezioni comunali di Verona c’è anche quella di Solidarietà-Libertà,Giustizia e Pace
che vede candidato a sindaco Andrea Ferrari. Capolista è Francesco Taylor,
coordinatore provinciale di Solidarietà, 19 anni; seguono una cittadina rumena,
Ramova Camelia Timis, Roberto Roggero, membro del Comitato di collegio 2 del
partito, e il coordinatore regionale dello stesso partito, Germano Dalla Bona.
La lista di Solidarietà, composta da 35 candidati, afferma di correre »al di fuori dei
poli di centrodestra e di centrosinistra, volendo offrire una valida alternativa di voto a
quegli elettori, che nei due poli non si riconoscono".

Fiorenzo Fasoli sarà candidato con il Partito della Rifondazione comunista. Come si legge in questo blog, di un altro candidato di Rifondazione, il sindaco uscente, Zanotto, in disaccordo con il voto della frazione estrema della sinistra veronese riguardo la variante Gabrielli, non avrebbe accettao una partnership con l'ala radicale della sinistra già dalla primo spoglio. Solo in un'eventuale seconda battuta. Fasoli fa sapere che nel caso non è così scontato un loro appoggio al sindaco uscente Zanotto.
Per quanto riguarda sito personale e informazioni sul programma per ora latitano. Questo il sito ufficiale.

Fabio Testi per il centro popolare europeo si candida a Verona. La settimana scorsa il Party nella sua villa sul garda per ufficializzare la candidatura. Programmi e prospettive? Missing.

Alfredo Meocci, candidato ufficiale a Verona anche per Forza Italia?


Con quest' Ansa di ieri, i quadri di Forza Italia investivano Alfredo Meocci della candidatura ufficiale a sindaco di Verona.
Con grande rammarico esprimono il fallimento dei tentativi di convergere verso una candidatura unitaria.
Tuttavia la scarsità di informazioni e di promozione dei candidati ufficiali da parte della casa delle libertà veronese, lascia pensare che fino al 27 di Aprile, termine ultimo per la presentazione delle liste elettorali, potrebbero esserci ancora delle sorprese.
L'unica certezza, attualmente, sarebbe Flavio Tosi il quale a questo punto non ritirerebbe la sua candidatura nemmeno se a chiederlo fosse il Senatur in persona. Infatti Tosi avrebbe dichiarato che i summit e le riunioni che si sono tenute in gran segretezza ad Arcore questa settimana non sono state utili ma non avrebbero potuto esserlo in ogni caso poichè, il candidato leghista, aveva già iniziato la sua personale campagna di manifesti "Tosi Sindaco" e cambiare rotta avrebbe significato in primis una scorrettezza nei confronti dei suoi elettori.
Castelletti intanto prende tempo, fa sapere che sta organizzando la sua lista civica che potrebbe essere in vista del ballottaggio l'ago della bilancia come già fu la lista Sironi alle precedenti elezioni amministrative.

lunedì 16 aprile 2007

Elezioni a Verona; parte la campagna del sindaco uscente Zanotto

Mentre aspettiamo notizie ufficiali dal versante destro del fronte elettorale (gli stati generali della cdl sono riuniti in questo momento ad Arcore) il sindaco uscente, Paolo Zanotto, lancia la sua campagna elettorale per le elezioni amministrative 2007.
Una campagna elettorale particolare quella di Zanotto, che nell’ultimo finesettimana si presenta caratterizzata con alcuni giochi nelle piazze, Una pre-campagna elettorale che ha visto nelle piazze dei quartieri della città la distribuzione di 2mila palloni da spiaggia e millecinquecento aquiloni, tutti rigorosamente color arancio, senza loghi né scritte. E non è un caso se la scelta è caduta su due giochi che si fanno fuori di casa, nelle strade, all’aria aperta. Particolari saranno anche spot e messaggi sui giornali, secondo un nuovo modo di comunicazione elettorale, denominata «Teaser», dall’inglese «chi stuzzica, chi provoca». Si tratta di una campagna di comunicazione che precede quella vera e propria e che ha lo scopo di anticipare il messaggio che si rivelerà nella sua completezza solo dopo.
Nel frattempo dal suo sito ufficiale tardano le informazioni ufficiali.

domenica 15 aprile 2007

Elezioni a Verona: centrodestra attacco a tre punte?

I giochi sembravano ormai conclusi per la partita delle candidature del centrodestra alle prossime elezioni amministrative veronesi. Dopo aver lanciato la candidatura ufficiale di Aflfredo Meocci la Casa delle Libertà fa marcia indietro e, Silvio Berlusconi, convoca nuovamente gli stati generali del partito ad Arcore per approdare entro la fine della settimana prossima ad una decisione definitiva.

Scenari possibili;FantaPolitik.

L'ipotesi più concretamente realizzabile, dato che ciascun partito non vuole ritirare il suo candidato (Udc Meocci, Fi Fratta Pasini/Castelletti, Lega An Tosi) è che tutti i candidati si candidino in prima battuta per poi mettere insieme le forze e puntare su un unico candidato (quello che otterrà più voti, una sorta di primarie direttamente alle urne) ad un molto probabile ballottaggio.

Pro:
Arrivare alle urne con tre singoli candidati significa, per ciascun partito, la massimizzazione di ogni singolo voto in quanto , ciascun elettore, sarà incoraggiato a votare per il suo partito preferito quindi evitando astensionismi, voti col naso turato e pericolosi spostamenti di flussi elettorali dal centrodestra verso il centrosinistra.
Al momento dell'eventuale ballottaggio, il candidato che avrà guadagnato più terreno (probabilmente Tosi) sarà quello investito ufficialmente al ruolo di sfidante.
A questo punto per le forze della casa della libertà verrà naturale convergere tutte lel forze sul candidato in grado di ottenere il maggior numero di consensi.

Contro:
Arrivare divisi alle urne è comunque sinonimo di incertezza, soprattutto sui programmi. Infondere incertezza alla vigilia delle elezioni provoca instabilità quindi perdita di consensi ( e l'Ulivo in materia la sa lunga).

Sul versante del centrosinistra, sciolto il capitolo Rifondazione non ben vista dal sindaco uscente che l'ha gentilmente messa in aspettativa in caso di ballottaggio, rimane l'incognita dei Verdi, in un primo momento sicuri alleati del sindaco ora il loro affiancamento alle prossime elezioni sembra sempre meno certo. Sta forse per partire un'asse a sinistra Verdi+Rifondazione?

venerdì 13 aprile 2007

Elezioni amministrative a Verona; Meocci e Tosi candidati, retroscena.

Si inserisce nuovamente lo spettro di Castelletti.

Nonostante Alfredo Meocci e Flavio tosi siano stati indicati ufficialmente come candidati sindaco di Verona rispettivamente da udc e Forza italia e lega nord e AN c'è ancora spazio per le incursioni.
In un recente sondaggio, emerge che la notorietà di Castelletti, pesidente di Veronafiere, supererebbe di 10 punti quella di Alfredo Meocci, per cui lo stesso Silvio Berlusconi avrebbe chiesto a Bondi, coordinatore nazionale del partito, di ripensare la candidatura.
Del resto Castelletti potrebbe portare con se i consensi di An.

giovedì 12 aprile 2007

Meocci candidato Ufficiale

E' ufficiale, domani verrà presentato il candidato della casa delle libertà per le prossime elezioni amministrative veronesi: Alfredo Meocci.
Dopo giorni di incertezze oggi la notizia è stata confermata come definitiva dal quotidiano l'arena più alcuni comunicati stampa di forza italia e udc.
Infatti Alfredo Meocci sarà candidato da forza italia e udc mentre il candidato di Lega nord e An sarà il leghista Flavio Tosi.
Sul versante del centrosinistra il sindaco uscente, Paolo Zanotto, è il candidato ufficiale di Ds e margherita mentre Prc viaggia da sola e ripresenta Fiorenzo Fasoli.

Elezioni Politiche a Verona 2007

Elezioni politiche a Verona, il blog che ti svela tutti i fatti, retroscena e indiscrezioni delle prossime elezioni amministrative a Verona.
Segui le candidature, le liste e le curiosità sui candidati per le prossime amministrative veronesi.