lunedì 28 maggio 2007

Risultati elezioni verona 2007/ part 2

Nessun ballottaggio tosi si aggira tra il 55 e il 60 % a Zanotto le Briciole. (tra il 30 e il 39 %)

In attesa di capire a quanto si attestano i risultati delle liste più piccole queste sono le percentuali.

Risultati Elezioni Verona

La maratona elettorale è giunta al termine, ancora poche ore e verranno reii pubblici i risultati delle elezioni amministrative a Verona.
Chi sarà il vincitore Tosi o Zanotto? Seguirà un ballottaggio?
Secondo le stime di elezionipolitiche i flussi elettorali. a ieri sera attorno al 60%, quindi non altissima sarebbero per una conferma dello status quo. Del resto Tosi non piace e non è mai piaciuto ai moderati, in una città, Verona che ha un elettorato decisamente moderato, Forse Meocci, Giorgetti o Fratta Pasini avrebbero avuto riscontri migliori.
Tuttavia non è sufficiente giudicare in base alla presenza alle urne. Anzi sorprese potrebbero essere dietro l'angolo.
Aspettiamo quindi i risultati delle elezioni politiche a Verona, per trarne conclusioni più precise di questa tornata elettorale.
Una sola certezza, il ballottaggio è alle porte.

mercoledì 9 maggio 2007

Elezioni Comune Verona: Candidati: Franco Nestori

Nestori: «Sgravi fiscali e contributi per le famiglie»

Al centro la famiglia. Franco Nestori, candidato sindaco di «Verona in gialloblù. Sicurezza, sviluppo, servizi», ci prova. Con una proposta concreta: assegno di 25mila euro alle giovani coppie e l’accesso, tramite convenzioni con istituti bancari, a mutui agevolati per acquistare una casa; assegno di 5.000 euro per ogni nato; per le famiglie numerose, con almeno tre persone a carico e un reddito complessivo non superiore a 40mila euro, sconti sulle tariffe comunali pari al 30 per cento; sconto del 60 per cento per le famiglie con ammalati non autosufficienti e disabili residenti nel Comune. Veronese di San Fermo, 53 anni, sposato, due figli di 23 e 17 anni, maturità scientifica e studi di medicina, imprenditore nel ramo assicurativo, Nestori è stato in passato nella presidenza del Centro diocesano di pastorale familiare del Centro aiuto vita, fondatore e presidente nazionale dell’Associazione famiglie italiane (Afi) e fondatore del Movimento europeo dei cittadini. Con quest’ultimo, nelle elezioni europee di tre anni fa, si era presentato come indipendente nell’Italia dei Valori di Di Pietro. Alle politiche dell’anno scorso era entrato con gli ulivisti prodiani di Arturo Parisi, nella Margherita, da cui poi è uscito. Ora la scalata a Palazzo Barbieri, con «Verona in gialloblù», una lista civica che, sottolinea Nestori, «non usufruisce di finanziamenti né pubblici né da sponsor privati e ha un bilancio preventivo pubblicamente esposto che prevede entrate per 4.000 euro derivanti dal contributo dei candidati. Sono stufo del sistema partitocratico, ecco perché ci siamo presentati a queste elezioni». Nestori dipinge a olio («il mio colore preferito è il blu»), scrive, ama le Bmw, i classici Dostoevskij e Steinbeck e il contemporaneo Giorgio Faletti, ascolta canzoni di Claudio Baglioni, guarda con piacere film con Sharon Stone, Audrey Hepburn e Russell Crowe, sogna per Verona «un grande parco che colleghi i bastioni con le Torricelle e un centro storico libero dalle auto». Si definisce «cristiano laicamente impegnato nella società», con il pallino della famiglia. «L’Italia e Verona hanno un bassissimo tasso di natalità», spiega, «e il nostro Paese è ancora arretrato, nelle politiche familiari. In Francia, molto avanzata nel promuovere e sostenere la famiglia, si considerano infatti i consumi in base al quoziente familiare, e non al singolo. Dobbiamo arrivarci anche da noi».

LE PRIORITÀ

1 La sicurezza. Realizzare un centro operativo di polizia urbana per ogni circoscrizione, con presenza qualificata ma discreta, e promuovere una seria regolamentazione della presenza di immigrati e nomadi in città, facendo rispettare i diritti e la legalità.
2 Lo sviluppo, cioè sostenere le attività produttive nei comparti economici più forti e cioè agroalimentare e meccanico, ridimensionare la spesa comunale in consulenze esterne, sostenere il turismo e incentivare i negozi di vicinato con prodotti tipici e di qualità.
3 Rispetto ambientale e migliorare la viabilità urbana; sì alla tramvia, ma che colleghi la periferia al centro, e sì al traforo lungo delle Torricelle.

lunedì 7 maggio 2007

Lino Carli candidato sindaco per progetto nord est

Conoscendo i candidati.
Lino Carli candidato sindaco a Verona per Progetto Nord Est

Ama concludere i suoi comunicati, scritti a mano in arzigogolato stampatello minuscolo, con la frase «con simpatia», che ripete spesso anche parlando. Predilige il sorriso, alla stilettata, anche se ama la scherma, oltre ai balletti e alla buona musica, «distensiva». Regge cravatte d’autore con la pochette intonata, camicie e completi di alta fattura. È un esteta, attento al dettaglio del colore (sono il rosso e il nero) Lino Carli, (nella foto) 55 anni, veronese di Chievo, candidato sindaco per Progetto Nordest, il partito fondato dallo, scomparso, imprenditore trevigiano Giorgio Panto, che ha un unico credo: «Veneto autonomo, come il Trentino». Carli, sposato, una figlia di 27 anni, ha un diploma all’istituto d’arte Nani e lavora all’ufficio cassa del Policlinico di Borgo Roma, dopo essere stato per quasi 30 anni alla Cassa di Risparmio, dov’era funzionario. Carli rese ufficiale la sua candidatura sei mesi a mezzo fa. Fu il primo candidato sindaco di Verona e avrà, oggi, 10 avversari. Progetto Nordest, che alle elezioni regionali di due anni piazzò due consiglieri, Diego Cancian e Mariangelo Foggiato, lo candidò al Senato l’anno scorso (1,7 per cento il risultato) e ora alla poltrona di primo cittadino. «Ho girato per tre mesi la città con un taccuino, ascoltando la gente e prendendo appunti, poi ho stilato il mio programma», spiega Carli, residente nel seicentesco Palazzo Maffei, presentandosi nell’omonimo ristorante. «Da giovane ero democristiano vicino a Rumor, ma solo come simpatizzante», spiega, «poi non mi sono più interessato di politica, ma due anni fa sono stato contattato dal vicepresidente del Progetto Nordest, Lucio Chiavegato, che mi ha proposto di interessarmi di Verona e del nostro obiettivo, la città e il Veneto autonomo, di cui tutti parlano e basta. Zanotto ha in coalizione la Liga Veneta Repubblica, Tosi ha la sua Lega Nord, noi invece lavoriamo a un progetto che i nostri consiglieri regionali hanno già in parte costruito, facendo approvare una legge regionale per fare del Veneto una Regione a statuto speciale». Carli «l’esteta» ascolta i «poeti cantanti come Vasco Rossi, Gianna Nannini e Zucchero» ma anche «Bach, Stravinskij e Cajkovskij», ama, fra gli attori, quello che lo distendono, «come Ornella Muti e Carlo Verdone». Qualità preferite in una donna? «La raffinatezza e la cura di se stessa». In un uomo? «La determinazione e la capacità di raccontare ciò che ha fatto, più che ciò che ha intenzione di fare. Insomma, mi piace la concretezza». Alla fine dell’ottobre scorso Carli disse al nostro giornale che vorrebbe battersi per abolire l’Ici, l’imposta comunale sugli immobili. Nel taccuino ha scritto anche questo.

Da l'Arena di venerdì 4 maggio

Tosi e Zanotto al Family day

Notizia non freschissima ma, in una campagna elettorale che sciolta l'attesa per la scelta del candidato cdl sta riservando ben pochi scoop, comunque importante dal punto di vista delle scelte sociali.
Entrambi i candidati, quasi in risposta al post precedente, prendono una precisa posizione riguardo la famiglia e la società quasi a costituire un partito trasversale, un partito molto vicino alle posizioni della chiesa cattolica.

Zanotto annuncia che sabato 12 maggio sarà a Roma, con la moglie Diana, per partecipare al Family day. «Sono cresciuto in una famiglia con cinque fratelli, ho tre figlie e 10 nipoti e quindi ho sempre vissuto a fondo il clima della famiglia», spiega Zanotto, «e sarò a Roma per testimoniare il sostegno a famiglia, anziani, giovani coppie, persone in difficoltà che abbiamo dato e vogliamo continuare a dare, ad esempio togliendo l’Ici sulla prima casa per i primi cinque anni a una giovane coppia che la compra». Il 12 maggio sarà a Roma anche il candidato sindaco del centrodestra Flavio Tosi. «Sarà una manifestazione a favore della famiglia tradizionale per testimoniare e sostenere anche con la nostra presenza ciò che costituisce il nostro bagaglio religioso e culturale, e che abbiamo trasferito nel programma dell’intera coalizione», dice Tosi in una nota. «L’amministrazione comunale deve favorire la formazione e la crescita delle famiglie vere».

Presto una lunga analisi circa l'efficenza della campagna elettorale dei due schieramenti e dei singoli candidati.

venerdì 4 maggio 2007

Campagna elettorale per le elezioni del comune di verona

Interessante iniziativa di Michele Breveglieri candidato per il consiglio comunale di Verona.
Riportiamo l'iniziativa, indipendentemente dalle opinioni, in qualità di uso efficente dei media e come campagna di successo.

Una “città più sicura”. Slogan sentito molto spesso durante la campagna elettorale, ma Michele Breveglieri, il candidato dell'arcigay, ospitato dalla lista dei Verdi Uniti per Verona, ha dato al messaggio un'interpretazione del tutto diversa, anche se non meno importante. «Anch'io voglio una città più sicura - commenta - ma ci sono diversi modi ed esperienze di vita in cui si può vivere sicuri e in cui si può promuovere la sicurezza». E così al posto di invocare una maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine ecco che il candidato annuncia che distribuirà gratuitamente preservativi con su scritto “Città più sicura” nei locali e nei principali luoghi di aggregazione giovanile. «Un'attività già sperimentata durante la “Notte Bianca” - ha confessato Breveglieri- e che ha riscosso già un buon successo. Soprattutto, come era ovvio, tra i giovani».

Il Candidato dell' Arcigay non ha ancora annunciato il programma della distribuzione. «Andremo a Veronetta, forse in piazza Erbe», dice e non esclude poi di voler allargare l'iniziativa, magari distribuendo profilattici davanti alle scuole.«Per fare quello che sostanzialmente avviene già in nord Europa, dove i distributori di profilattici nelle scuole sono la norma». Breveglieri denuncia il
fatto che l'infezione da Hiv avviene sempre più per via sessuale e in particolare eterosessuale, come ribadito dai dati dell'Istituto Superiore di Sanità aggiornati a Novembre 2006.
Mentre idati sull'uso del profilattico tra le adolescenti non sono affatto confortanti (solo il 17,6 per cento dichiarava di usarlo in una ricerca dell'Aigo del 2004), l'Italia rimane tra i Paesi europei più arretrati in tema di prevenzione a causa dell'alto costo dei preservativi, di una scarsa distribuzione nei luoghi informali di divertimento e aggregazione giovanile e di un'assenza quasi totale di prevenzione concreta nella scuola.
Quanto al giudizio sulla sensibilità dimostrata dall'attuale amministrazione in questa materia Breveglieri non ha dubbi:«Per certi versi molto avanzata. Basti pensare al programma per la distribuzione di preservativi tra le prostitute migranti. Certo resta sempre il problema del calmieramento dei prezzi. Perché al giorno d'oggi il costo è decisament eccessivo». La distribuzione poi inizia in questo periodo, a ridosso dalla manifestazione del Family Day. «Nessun collegamento - chiarisce Breveglieri - anche se ovviamente io non andrò a sfilare.

tratto da: ilverona di oggi

giovedì 3 maggio 2007

Elezioni Comune di Verona, sarà Brunelli il primo

Sarà Tito Brunelli della civica Progetto Verona il primocandidato nelle liste elettorali sui manifesti e sulle schede perl’elezione a sindaco del capoluogoscaligero.
Così ha deciso il sorteggio che si è svolto nella serata di martedì agli uffici dell'anagrafe. Dopo l'ex assessore ci sarà spazio per il candidato di Rifondazione Comunista FiorenzoFasoli, poi Lino Carli ProgettoNordEst, Franco Nestori Verona Gialloblù.
Solo quinto il sindaco uscente Paolo Zanotto sostenuto da Ulivo per Verona, Civica Zanotto per Verona , Verdi uniti per Verona, Comunisti italiani, Liga VenetaReopubblica, Udeur-Popolari e Italia dei valori di Di Pietro.
Precede il suo sfidante dicentro destra Flavio Tosi LegaNord, An, Fi, Udc, Dc per le autonome,Tosi sindaco per Verona e Pensionati. Quindi ancorail candidato della destra radicale Roberto Bussinello: ForzaNuova, Azione Sociale con Alessandra Mussolini, il concorrente transessuale LaurellaArietti detto Laurella con la civica Verona cambiare si può, Francesca Toffali con Ppe e Italiani nel mondo-civici consumatori e Pietro Trabucchi civiche Verona per Verona e Comitati di quartiere. Infine Fabio Testi: Cattolici liberali cristiani e El leon di Verona.