mercoledì 9 maggio 2007

Elezioni Comune Verona: Candidati: Franco Nestori

Nestori: «Sgravi fiscali e contributi per le famiglie»

Al centro la famiglia. Franco Nestori, candidato sindaco di «Verona in gialloblù. Sicurezza, sviluppo, servizi», ci prova. Con una proposta concreta: assegno di 25mila euro alle giovani coppie e l’accesso, tramite convenzioni con istituti bancari, a mutui agevolati per acquistare una casa; assegno di 5.000 euro per ogni nato; per le famiglie numerose, con almeno tre persone a carico e un reddito complessivo non superiore a 40mila euro, sconti sulle tariffe comunali pari al 30 per cento; sconto del 60 per cento per le famiglie con ammalati non autosufficienti e disabili residenti nel Comune. Veronese di San Fermo, 53 anni, sposato, due figli di 23 e 17 anni, maturità scientifica e studi di medicina, imprenditore nel ramo assicurativo, Nestori è stato in passato nella presidenza del Centro diocesano di pastorale familiare del Centro aiuto vita, fondatore e presidente nazionale dell’Associazione famiglie italiane (Afi) e fondatore del Movimento europeo dei cittadini. Con quest’ultimo, nelle elezioni europee di tre anni fa, si era presentato come indipendente nell’Italia dei Valori di Di Pietro. Alle politiche dell’anno scorso era entrato con gli ulivisti prodiani di Arturo Parisi, nella Margherita, da cui poi è uscito. Ora la scalata a Palazzo Barbieri, con «Verona in gialloblù», una lista civica che, sottolinea Nestori, «non usufruisce di finanziamenti né pubblici né da sponsor privati e ha un bilancio preventivo pubblicamente esposto che prevede entrate per 4.000 euro derivanti dal contributo dei candidati. Sono stufo del sistema partitocratico, ecco perché ci siamo presentati a queste elezioni». Nestori dipinge a olio («il mio colore preferito è il blu»), scrive, ama le Bmw, i classici Dostoevskij e Steinbeck e il contemporaneo Giorgio Faletti, ascolta canzoni di Claudio Baglioni, guarda con piacere film con Sharon Stone, Audrey Hepburn e Russell Crowe, sogna per Verona «un grande parco che colleghi i bastioni con le Torricelle e un centro storico libero dalle auto». Si definisce «cristiano laicamente impegnato nella società», con il pallino della famiglia. «L’Italia e Verona hanno un bassissimo tasso di natalità», spiega, «e il nostro Paese è ancora arretrato, nelle politiche familiari. In Francia, molto avanzata nel promuovere e sostenere la famiglia, si considerano infatti i consumi in base al quoziente familiare, e non al singolo. Dobbiamo arrivarci anche da noi».

LE PRIORITÀ

1 La sicurezza. Realizzare un centro operativo di polizia urbana per ogni circoscrizione, con presenza qualificata ma discreta, e promuovere una seria regolamentazione della presenza di immigrati e nomadi in città, facendo rispettare i diritti e la legalità.
2 Lo sviluppo, cioè sostenere le attività produttive nei comparti economici più forti e cioè agroalimentare e meccanico, ridimensionare la spesa comunale in consulenze esterne, sostenere il turismo e incentivare i negozi di vicinato con prodotti tipici e di qualità.
3 Rispetto ambientale e migliorare la viabilità urbana; sì alla tramvia, ma che colleghi la periferia al centro, e sì al traforo lungo delle Torricelle.

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